E se tornassimo a viaggiare?

Viaggiare, esplorare, conoscere

Viaggiare verso i mari del sud oppure raggiungere le spiagge del centro Italia?
Ecco un altro importante tassello che manca per ripristinare il mosaico pre-COVID19.
Con lo sguardo all’orizzonte, davanti all’infinito, rifletto su quanto sia importante per l’uomo esplorare, conoscere, confrontarsi.
E allora, perché non programmare un nuovo viaggio?

Tra Terracina e San Felice al Circeo

Disegno il mio personale itinerario: il litorale laziale.

Una vacanza mobile tra Terracina, San Felice al Circeo fino a Sabaudia.
Dalle foto, il mare promette bene.
Chiederò in giro, gli amici romani non mancheranno di fornirmi le dovute dritte.

Riuscirò nell’impresa?
Nonostante le mille variabili impazzite, organizzerò il tour?
Non saprei, in questo periodo storico le valutazioni cambiano di giorno in giorno, impossibile prevedere come muterà la società nell’arco di un mese.

Però, l’idea di disegnare un possibile itinerario aiuta lo spirito, migliora l’umore.

Programmare è già viaggiare

Immagino di prenotare la vacanza.
Così approfondisco la conoscenza della zona, verifico i costi, individuo delle mete interessanti, organizzo escursioni.
Per un tour breve e intenso, bisogna pianificare al meglio il tempo!

Chissà se poi, veramente riuscirò, i dubbi sono molteplici.

Programmare una vacanza, però, è un passo fondamentale per contrastare il limite fisico e geografico imposto dal Coronavirus.
Anche se lo spostamento è nella propria regione oppure a quella limitrofa, l’esplorazione è un inizio di normalità ritrovata.

E così, col dito sulla cartina continuo a salire e … l’entusiasmo aumenta!
Quasi quasi, dopo il litorale laziale, raggiungo la bassa Toscana e poi vedremo.
Viaggiare … perché no?

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