
«Tatà» di Valérie Perrin: la vita speciale di una donna invisibile
28 Maggio 2025«Tatà», un romanzo di Valérie Perrin (2024)
Difficile catalogare Tatà, opera di Valérie Perrin, con un solo aggettivo.
Credo sia più corretto utilizzare un insieme di generi, dal giallo al sentimentale con tocchi di romanzo storico.
Trattasi della storia di Colette, una donna normale, quasi invisibile per la maggior parte degli abitanti di Gueugnon, piccolo paese dove vive e che, invece, racchiude dentro di sè mille segreti, scelte coraggiose, un destino misterioso, ben diverso da come appare.
Toccherà alla nipote Agnès scoprire chi fosse veramente Colette partendo da un passato molto lontano (dalle persecuzioni naziste) fino ai giorni nostri.
E, le sorprese sulla vita della tranquilla Agnès, non mancheranno.

Romanzo lungo, affollato: due semplici consigli
Tatà è un romanzo lungo, affollato di personaggi.
Per chi si trovasse in difficoltà con i nomi francesi, consiglio di distinguere bene – sin dalle prime pagine – i nomi maschili da quelli femminili.
Inoltre, per apprezzare al meglio la trama, può essere utile disegnare l’albero genealogico della famiglia di Colette.
A lungo andare, infatti, si rischia di dimenticare le relazioni tra i personaggi.

«Tatà»: una lunga, appassionata maratona
La maratona che attende il Lettore è lunga, avvincente, richiede costanza, appassiona.
La lunghezza dell’opera, però, non deve spaventare.
Anzi, pagina dopo pagina, conosciamo sempre meglio Agnès, il rapporto con i genitori, l’amore verso il talentuoso fratello, l’affetto per quella zia silenziosa e sempre in disparte, quasi ai margini della famiglia (e della vita).
Eppure, Colette si rivelerà una donna capace di lasciare un segno indelebile nella piccola comunità nella quale è vissuta.
A dimostrazione che, dentro ognuno di noi, esiste un universo meritevole della nostra attenzione, spesso troppo distratti e incapaci di capire chi ci vive accanto.
Perché saper ascoltare è virtù di pochi (aggiungo).
Oltre alla curiosità suscitata da questo personaggio quasi invisibile, lo stile utilizzato da Valérie Perrin è scorrevole, con la voce narrante di Agnès che, in prima persona, ricostruisce la vita della zia con un crescendo di colpi di scena.
Inoltre, trovo davvero geniale l’idea dell’autrice di ricostruire l’intera esistenza di Colette … in un modo originale, insolito, con un escamotage letterario ben riuscito.
Insomma, Tatà è un romanzo consigliatissimo.
Ho vissuto nel mondo di Agnés e Colette per diverse settimane.
E, giunto all’ultimo rigo, sono stato davvero felice di aver conosciuto la loro incredibile vita.