«Mozart era un figo, Bach ancora di più»: per appassionarsi alla musica classica

«Mozart era un figo, Bach ancora di più»: per appassionarsi alla musica classica

25 Marzo 2024 0 Di mariomonfrecola

Un’opera di Matteo Rampin e Leonora Armellini

Lo studio del pianoforte non si limita all’affrontare gli spartiti e interpretare i brani.
Suonare le musiche amate, infatti, è una parte del gioco (ma non è tutto).
Un aspetto non secondario, per il sottoscritto, infatti è approfondire le vite dei musicisti, esplorare il contesto storico nel quale nasce un brano immortale.

Così, interpretare la Ninna nanna di Brahms diviene un pretesto per conoscere Brahms.
In questa ottica, rientra la lettura di Mozart era un figo, Bach ancora di più, opera di Matteo Rampin e Leonora Armellini.

Non parliamo di un testo tecnico dedicato ai soli musicisti (principianti o esperti del settore).
La lettura è aperta a chiunque sia incuriosito dalle vicende di Bach, Mozart, Beethoven.
Ma anche nomi meno noti al grande pubblico.
Aneddoti e aspetti divertenti, comportamenti bizzarri di questi geni, del percorso seguito per arrivare a comporre brani che rimarranno nella Storia dell’umanità.

Ecco, un testo che sprona il Lettore ad approfondire una materia che non può essere racchiusa nelle sole note di uno strumento.
Un’opera che ci spalanca (e ci catapulta) nel magnifico mondo della musica classica (e delle infinite emozioni che suscita).

 

Mozart era un figo, Bach ancora di più: un'opera di Matteo Rampin e Leonora Armellini: la mia recensione

La magia della musica classica

La lettura di Mozart era un figo, Bach ancora di più genera una immediata voglia di ascoltare musica classica.
Perché la musica classica resta – per il sottoscritto – un vero mistero: come può una melodia emozionare?
Quali parti del cervello umano tocca la Sinfonia n. 40 di Mozart, capace di smuovere un sasso dal suo sonno perenne?

Di quale flusso magico erano dotati questi famosi compositori?
Perché oltre al talento (indiscusso), tali grandi artisti devono per forza conoscere segreti e schemi di pura magia!
Non si spiega altrimenti la capacità di ideare capolavori rimasti scolpiti nell’animo umano per l’eternità.

Così, la lettura di Mozart era un figo, Bach ancora di più apre un varco nel fantastico mondo celato dietro a tali geni.
Gli autori ci spiegano – in modo semplificato – la grandezza delle melodie ideate da Bach, fonte di ispirazione per i successivi compositori (a partire da Mozart e Beethoven).
Ma anche le strutture matematiche sulle quali si basano i brani.
Si deduce che una melodia nasconde un insieme di concetti scientifici, direi quasi filosofici – alcuni inspiegabili – capaci di toccare le corde emotive di ogni essere vivente.

Dunque, il mio personale ringraziamento a Matteo Rampin e Leonora Armellini.
Sono partito per conoscere e approfondire la vita di Bach e Mozart e sono giunto a scoprire la magia della musica classica.

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Due note sugli autori: in tutte le opere dove è necessario spiegare l’argomento specialistico, occorre la capacità di raccontare (Matteo Rampin è il giornalista) e la conoscenza della materia (Leonora Armellini è la musicista).
In questo caso, binomio vincente.

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