«La signora Van Gogh»: storia della donna (la cognata) che fece conoscere al mondo Van Gogh

«La signora Van Gogh»: storia della donna (la cognata) che fece conoscere al mondo Van Gogh

10 Gennaio 2024 0 Di mariomonfrecola

«La signora Van Gogh», un romanzo di Caroline Cauchi

Se oggi Van Gogh è sinonimo di Arte, quadri, girasoli, colori e rivoluzione culturale lo dobbiamo a Johanna Bonger, moglie di Theo (l’amato fratello dell’artista) e cognata di Vincent.

La signora Van Gogh, romanzo di Caroline Cauchi, é – tra vicende reali e immaginazione – prima di tutto, una storia di emancipazione femminile.
Con la tenace Johanna Bonger riluttante ad accettare il destino assegnatole dai retrogradi genitori olandesi, desiderosi di combinare un matrimonio conveniente.
Così, a venticinque anni e senza ancora un marito (motivo di scandalo per la famiglia), la ragazza raggiunge il fratello a Parigi.

Uomo aperto e amante dell’arte, accoglie la sorella con amore, la difende, spronandola allo studio e introducendola nei salotti di artisti, pittori, scultori.

 

«La signora Van Gogh», un romanzo di Caroline Cauchi: la mia recensione

Johanna Bonger, una donna evoluta nella Parigi dell’ottocento

Johanna Bonger è una donna che, nella seconda metà dell’Ottocento, non accetta il ruolo preconfezionato di moglie/mamma.
In una società maschilista, lotta per ritagliarsi la propria libertà.

Studia le tecniche pittoriche del tempo, frequenta artisti, conosce il dramma di una talentuosa scultrice alla quale è impedito la presentazione pubblica delle opere (prassi diffusa in quel periodo), cerca l’indipendenza in un mondo che la vorrebbe prigioniera tra le quattro mura domestiche.

Moglie di Theo, cognata di Vincent

Così, in una Parigi ottocentesca che oscilla tra voglia di modernità (con la costruzione della torre Eiffel) e pregiudizi arcaici, Johanna Bonger si innamora e sposa Theo Van Gogh, uomo gentile, attento alle esigenze della moglie, capace di spronarla a perseguire la passione verso la pittura.

Theo, fratello dell’allora sconosciuto Vincent Van Gogh, artista geniale, anticonformista, incompreso.
Un uomo imprevedibile, con uno stile di vita al limite della precarietà, frequentatore di discutibili locali, dedito alla vita notturna, perso nell’alcol.

Così, La signora Van Gogh, risulta anche un diario (tra fantasia e eventi reali) della vita sregolata di Vincent, dell’amore di Johanna verso Theo, della corrispondenza epistolare tra il pittore (trasferitosi a Arles e poi ricoverato in una clinica a Saint-Rémy) e la coppia.

Theo e Vincent, due vite incrociate, dai destini inseparabili.
Theo, mercante d’arte, convinto del talento smisurato di Vincent dedicherà l’intera esistenza a sostegno del fratello (sia economico che morale).
In vita, non riuscirà a proporre le opere di Vincent (venderà un solo quadro, “Il vigneto rosso”).

Toccherà a sua moglie (e poi al figlio) continuare il progetto.
E sarà proprio grazie alla tenacia e perseveranza di Johanna Bonger se il mondo conoscerà le straordinarie opere di Vincent Van Gogh.

Romanzo acquistato dopo il viaggio nel metaverso di Van Gogh

Acquisto La signora Van Gogh subito dopo la visita alla mostra immersiva del Van Gogh virtuale.
E dopo lo stupefacente viaggio nel metaverso tra le opere dell’artista olandese, approfondisco il legame indissolubile tra Vincent e Theo.
Sono famose le lettere tra i due fratelli, forse è meno noto l’importante ruolo di Johanna Bonger nella vita di entrambi gli uomini.

Con questo interessante (e scorrevole) romanzo, Caroline Cauchi restituisce il giusto merito ad una donna determinata, capace di combattere contro i pregiudizi del suo tempo.
E alla quale tutti noi dovremmo essere riconoscenti.

 

 Johanna Bonger, la protagonista de «La signora Van Gogh», un romanzo di Caroline Cauchi

 

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