Giovanni Capurro e ‘O Sole mio: la canzone che collega Odessa e Napoli [FOTO]

Giovanni Capurro e ‘O Sole mio: la canzone che collega Odessa e Napoli [FOTO]

20 Aprile 2022 0 Di mariomonfrecola

Giovanni Capurro, l’autore dei versi di ‘O sole mio (1898)

Stavolta mi fermo e osservo con più attenzione la targa del Comune di Napoli posta nel luogo dove morì Giovanni Capurro, l’autore dei versi dell’intramontabile canzone ‘O sole mio.
Perché chissà quante volte sono passato per via Salvator Rosa, entrando di corsa nella stazione della linea1 della metropolitana, ignorando quella importante dedica?
Eppure, quel palazzo con i raggi di sole lungo la facciata, merita una sosta soprattutto dopo l’orribile guerra scatenata in Ucraina.

LA RICCA E SAPOROSA PARLATA
DI BASILE E DI CORTESE
ASSURTA A LIRICA PURA
CON SALVATORE DI GIACOMO
CARDUCCIANAMENTE
PIEGÒ
AI RITMI ED AI MODI CLASSICI
GIOVANNI CAPURRO
DEL SOLE E DEL MARE DI NAPOLI
FINE PENSOSO DELICATO POETA
CHE IN QUESTA CASA IL 18 GENNAIO 1920
MORÌ
IL COMUNE DI NAPOLI POSE MAGGIO 1959

A via Salvator Rosa la targa in ricordo di Giovanni Capurro, autore dei versi di 'O sole mio

Giovanni Capurro e quel collegamento (musicale) con Odessa

Odessa, la città oggi assediata dalla follia russa.
Odessa, la terra dove nel 1898 il musicista napoletano Eduardo Di Capua, guardando quel tramonto sul mar Nero e pensando alla lontana città natale, animato dalla nostalgia musicò i versi di ‘O sole mio.

E allora, quando il diario di guerra di questi tragici giorni riporta alla ribalta il collegamento tra Napoli e Odessa, ritorno in via Salvator Rosa.
Tra le due città così distanti e diverse, un legame secolare di arte e musica che ignoravo.

Rileggo la dedica a Giovanni Capurro.
Scatto qualche foto.
Proseguo lungo via Girolamo Santacroce, raggiungo il vicino Parco Viviani e immortalo il golfo visto dal Vomero.

Osservo il mare, l’orizzonte, la bellezza della Natura.
Rifletto sull’assurdità della guerra, la potenza della musica, la follia umana.
E trovo tutto davvero incomprensibile.

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La galleria fotografica

Raggiungo via Salvator Rosa, ingresso secondario della stazione della metropolitana della Linea1.
Un piccolo spazio, luogo di ritrovo di ragazzi e studenti, sempre assediato da scooter e auto.
Per questo giorno di Pasquetta, insolitamente libero dal quotidiano caos.

Approfitto e immortalo la targa dedicata a Giovanni Capurro.
A lui dobbiamo, oltre al capolavoro musicale, il collegamento tra Napoli e la martoriata Odessa.




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