Monte di Procida col drone: in volo sull’isolotto di San Martino (con Procida, Ischia e Capri in bella mostra) [FOTO]
21 Settembre 2024A Monte di Procida col drone: panorama mozzafiato
Per non perdere nessun dettaglio, con il drone Mini2 DJI fermo ad ottanta metri di altezza sopra il livello del mare, effettuo due giri di 360 gradi e scatto foto ogni cinque secondi.
Temo di non riuscire a catturare la bellezza del luogo, con Procida ad un battito d’ali, Ischia alle sue spalle e Capri all’orizzonte in bella mostra.
Sono a Monte di Procida, luogo che conosco fin da giovane.
La zona mi riporta dietro negli anni quando mi tuffavo dagli scogli e nuotavo nell’insenatura di Acqua Morta.
E così, in attesa dell’autunno che non arriva, approfitto di una giornata di sole settembrino per tornare col drone desideroso di osservare dall’alto l’isolotto di San Martino e le tre più importanti e illustri isole del golfo.
L’isolotto di San Martino: ponte crollato
Il vero obiettivo della visita è proprio il misterioso isolotto di San Martino.
Anni fa, era raggiungibile tramite un ponte – a piedi o in auto – ed era possibile visitarlo.
Alcuni raccontano di una discreta vita notturna con la presenza di un famoso locale del sabato sera (io, non rammento tale dettaglio ma da giovane non è che fossi un frequentatore di discoteche e night club).
Ricordo che si parlava di un isolotto privato.
Sta di fatto che oggi l’isolotto di San Martino non è raggiungibile perché il ponte è crollato, è possibile avvicinarsi all’area solo via mare.
Dunque, arrivo a Monte di Procida deciso ad inviare il drone in perlustrazione sull’isolotto dei misteri.
Dopotutto, – rifletto – non è distante dal molo sul quale passeggio.
Col drone in volo cieco sull’isolotto di San Martino
Dal molo, scelgo un punto strategico.
Il Mini2 decolla con prudenza.
Pian piano, raggiunge gli ottanta metri d’altezza.
Sul display dello smartphone, l’isolotto di San Martino è sotto tiro.
Il drone inizia il lento movimento orizzontale in direzione mare: trenta, quaranta, sessanta metri distante dal molo.
Alzo lo sguardo al cielo per individuare la piccola fotocamera volante ma non la vedo più.
Un puntino bianco perso tra l’azzurro del cielo e l’immensità del mare.
Scomparso.
Stavolta non perdo la calma.
Non sono presenti ostacoli, la batteria è al cento per cento.
La razionalità vince sul panico.
Anche se perdo il contatto visivo, il volo continua attraverso lo smartphone, tenendo sotto controllo distanza ed altezza.
Lancio il drone in una manovra circolare intorno all’isolotto.
Il drone si allontana a distanze siderali, poi ritorna nel punto iniziale.
Sudo freddo ma i dati distanza / altezza / batteria sono sotto controllo.
Con un coraggio inatteso, effettuo una seconda ripresa in modalità aspirale: il Mini2 disegna in cielo una traiettoria con cerchi sempre crescenti fino ad un’altezza folle.
Le immagini sullo schermo dello smartphone sono affascinanti.
Poi, il drone rientra.
Sono trascorsi solo una manciata di minuti ma, al sottoscritto pilota in erba, sono apparsi lunghi minuti di sofferenza.
Finalmente distinguo quel piccolo puntino bianco nel cielo infinito.
Ricompare proprio dove l’avevo perso.
Lo guido con calma fino all’atteso atterraggio che placa la mia ansia.
Esausto dal volo cieco sul mare di Monte di Procida, non mi resta che raggiungere il bar più vicino e ordinare un doppio succo d’ananas!
Monte di Procida vista dal drone: la galleria fotografica
Al bar, emozionato scarico subito le foto e i video dal drone allo smartphone.
Non vedo l’ora di godermi le immagini dall’alto per svelare cosa si nasconde sul misterioso isolotto di San Martino!
I video registrati con tanta sofferenza – ripeto, in volo cieco – sono una delusione.
Le riprese sono statiche, ferme sempre nello stesso punto, proprio dove puntava la fotocamera mentre il drone volava intorno all’obiettivo.
L’effetto circolare/aspirale è assente.
Riprese piatte, immobili, inutili.
Che delusione.
Per fortuna, le foto catturano il fascino del luogo.
Con Procida in primo piano (e l’antico carcere ben visibile), Ischia e Capri in posa in tutta la loro indiscussa bellezza.
E, con l’isolotto di San Martino ancora inaccessibile nel suo inviolabile mistero.