«I ribelli degli stadi», un saggio di Pierluigi Spagnolo sugli ultras del calcio

«I ribelli degli stadi», un saggio di Pierluigi Spagnolo sugli ultras del calcio

14 Luglio 2020 0 Di mariomonfrecola

Gli ultras, ultimi romantici o tifo violento?

Chi è quel tizio in curva, seduto in bilico sulla parte sporgente della balaustra, a torso nudo, girato di spalle al campo, che non segue la partita ma incita e guida il tifo dei gruppi organizzati?

Da bambino, quando dal settore dei distinti osservavo le due curve del San Paolo, mi chiedevo perché quei tifosi non guardassero il campo di gioco.
E invece di esultare per la partita, conducessero un incontro tutta loro, lontano dal risultato del Napoli ma interessati solo a spronare squadra e pubblico.

I ribelli degli stadi del bravo Pierluigi Spagnolo fornisce, con dovizia di particolari e informazioni precise, le giuste risposte ai quesiti dell’Io bambino.


«I ribelli degli stadi», un saggio di Pierluigi Spagnolo sugli ultras del mondo del calcio: la mia recensione

Per capire la cultura ultras

I ribelli degli stadi è un saggio che approfondisce la cultura degli ultras, la loro nascita, l’evoluzione, la popolarità, l’eclissi.
Ma, soprattutto, I ribelli degli stadi evidenzia l’etica che guida (o dovrebbe guidare) un vero ultrà, tra codici d’onore (quasi militari) non scritti, difesa dei propri colori, gemellaggi, battaglie contro gli altri gruppi ultras, scontri con le Forze dell’Ordine, onore e difesa del calcio puro.
La fede ultras è – secondo il tifo organizzato – una diga per tamponare la disintegrazione del calcio romantico, una barriera contro il campionato-spezzatino comprato a suon di milioni dalle pay tv.
E proprio le pay tv sono accusate di svuotare gli stadi per riempire i divani dei salotti di casa, trasformando il tifoso da appassionato a cliente (con tutte le conseguenze negative del caso).


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Una lunga scia di violenza (e morti)

Purtroppo le cronache raccontano anche l’altro aspetto tipico di ogni contrapposizione: la violenza.
Il volto nero degli ultras registra una lunga scia di aggressioni, scontri, feriti e morti.
Così, il bravo Pierluigi Spagnolo ricorda le tante vittime (spesso giovanissimi) legate ad un incontro di calcio.
E, a mente fredda, rammentare i nomi di chi ha perso la vita per un evento di puro intrattenimento, leggere le esigue pene per i colpevoli (spesso tali crimini sono rimasti addirittura impuniti), genera ancora dolore e rabbia.


Dunque, i motivi per leggere l’interessante I ribelli degli stadi, sono molteplici.
Perché attraverso la storia degli ultras, ripercorriamo l’evoluzione della società italiana.
E per non dimenticare mai, pagina dopo pagina, l’assurdità di tanta violenza.
Che nessuna ideologia potrà mai giustificare.

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