Stadio San Paolo, una foto (e un urlo) di speranza

Stadio San Paolo, una foto (e un urlo) di speranza

18 Giugno 2020 0 Di mariomonfrecola

Lo stadio San Paolo visto da Posillipo

«Vorrei scattare una foto, posso?» sono a via Manzoni in sella alla mia e-bike, direzione spiaggia di Marechiaro.
Fermo sulla soglia del cancello di una villa privata, davanti ad una breve discesa che porta ad una terrazza che affaccia su Fuorigrotta, il quartiere dove sonnecchia lo stadio San Paolo, chiedo il permesso per entrare.

Una sosta obbligata per apprezzare la spettacolare vista dall’alto: Bagnoli, Pozzuoli, l’azzurro del mare, Nisida, le isole e la stupefacente zona flegrea.
Ma anche il mostruoso impianto industriale dell’Italsider, l’Università di Monte Sant’Angelo, i palazzi ed il cemento che si aggrappano fin sopra i Camaldoli.

A una decina di metri, nell’ampio spazio panoramico della villa, un giovane e una donna giocano con due bambini.
L’uomo mi scruta da lontano, qualche attimo di attesa, poi all’improvviso urla «FORZA NAPOLI!!!»
Permesso accordato.
Sorrido, ringrazio, avanzo con la bici, catturo l’immagine.


Lo stadio San Paolo fotografato da via Manzoni

Il Calcio si fermò il 28 aprile 2018 a San Siro

Questo semplice episodio mi rincuora.
Perché dimostra, nonostante tutto, come la fede napoletana per il calcio e la squadra della città sia ancora viva.
La mia passione, invece, si spegne (quasi) definitivamente quel maledetto 28 aprile 2018 allo stadio San Siro durante Inter-Juventus.
Per il sottoscritto, il famigerato arbitraggio di Orsato è l’inconfutabile prova della disintegrazione del mondo del calcio confermatosi poi con l’assegnazione dell’ottavo scudetto alla squadra di Allegri.

Una vittoria fredda, cinica, un dato statistico festeggiato dalla società con un tweet e dai giocatori con un selfie nello spogliatoio.
Per i tifosi bianconeri il brindisi di una sera, l’aggiornamento di un numero nei manuali Panini.
E poi tutti a nanna.

L’avesse vinto il Napoli, il terzo scudetto avrebbe generato un’onda di gioia, stravolto la città, regalato ai piccoli e grandi tifosi azzurri uno tsunami emotivo.
E anche confermato la credibilità di un mondo (quello calcistico) sempre più distante dal vero Sport.
Un mondo, per il sottoscritto, oramai frantumatosi.


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E la meritata Coppa Italia?

Seguo con distaccato entusiasmo la finale di Coppa Italia sempre con la Juventus.
Perché anche la vittoria di questo trofeo non potrà mai ripagare l’ingiustizia subita dal Napoli settebellezze di Sarri.
Il sottoscritto è fermo ancora a quel funesto 28 aprile 2018.

A proposito: devo ammettere, però, che quell’urlo spontaneo «FORZA NAPOLI!!!» suscita nuove e sopite speranze.
Forse, trattasi di un rinnovato segnale azzurro emanato dall’immortale stadio San Paolo?
Chissà 🙂




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