Gattuso, più cervello che ringhio?

Gattuso, più cervello che ringhio?

29 Gennaio 2020 0 Di mariomonfrecola

Rino Gattuso prigioniero di Ringhio

Ringhio sbatte i pugni sugli armadietti dello spogliatoio per strigliare la squadra, rea di una prestazione apatica.
Ringhio aggredisce, sbrana i suoi giocatori se non sudano la maglia.

Gattuso non conosce mezze misure: ti sbatte fuori al primo errore.

I media amano dipingere l’attuale allenatore del Napoli come una belva assatanata.
Grinta e muscoli.
Dagli occhi infuocati del calabrese di ferro, partono fulmini e saette per polverizzare chi non lotta in campo.
Un animale furioso che frusta i calciatori viziati.

E il pubblico apprezza lo stereotipo.


Ringhio Gattuso, intelligenza sottovalutata?

Rino Gattuso, allenatore intelligente

Il cliché, però, condanna.
La grinta prevale su tutto.
Da virtù diviene limitazione.

Il Ringhio risulta l’unica qualità dell’allenatore venuto dal basso.
Il pregio principale, impedimento per apprezzare altri aspetti.

E allora, dopo le ultime prestazioni del Napoli, avanza un (provocatorio) dubbio: Rino Gattuso, oltre ad essere grintoso, è pure intelligente?

Il vestito mediatico cucito su misura per Gattuso, va stretto ad un allenatore capace di preparare le partite con attenzione, curare gli aspetti tattici del match, approfondire la preparazione atletica.

Per «entrare nella testa» dei calciatori.
E ottenere il massimo.


Lo stereotipo mediatico è superato: Ringhio, l’ex calciatore, non offusca più il Rino Gattuso allenatore.
Il giusto merito, agli uomini intelligenti, va (prima o poi) riconosciuto.


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