Via Aniello Falcone, curiamo la Bellezza ferita [FOTO]
19 Dicembre 2020Quel maledetto muro imbrattato
Via Aniello Falcone, seduto sulla panchina arcobaleno, scruto il golfo di Napoli.
Da qualsiasi prospettiva osservi l’insenatura con il castel dell’Ovo a far da sentinella, resto sempre affascinato.
Anche se una squallida scritta imbratta il muro che divide il panorama dal sottoscritto.
Una banale dedica d’amore incisa davanti la panchina rossa, simbolo del Comune di Napoli contro la violenza sulle donne.
Una cicatrice da cancellare il prima possibile perché deturpare questo tratto di via Aniello Falcone – forse il punto più attraente – è davvero un oltraggio alla Bellezza.
Mi chiedo come si possa ferire un luogo tanto poetico.
Se fossi il destinatario di tale dedica, abbandonerei l’autore all’istante.
Perché chi è incapace di comprendere e rispettare i doni della Natura, certamente non è in grado di amare.
Appello: cancellate quella ferita
Dunque, lancio un appello alle Istituzioni: cancellate quella mostruosa scritta, ripristiniamo il giusto decoro urbano.
Concordo: gli obbrobri, lungo la stessa via Aniello Falcone, sono molteplici e certamente il degrado non dipende solo da quel muro imbrattato.
Però, da una parte si deve iniziare e allora, perché non ripulire il punto panoramico più frequentato e fotografato?
Magari, con la vista tornata immacolata, i visitatori presteranno maggior attenzione e l’inciviltà non troverà terreno fertile per nuove, volgari azioni.
La galleria fotografica: l’action-cam invece del solito smartphone
Per immortalare il panorama di via Aniello Falcone, scelgo l’action-cam invece del solito smartphone tuttofare.
Perché sono convinto: meglio un dispositivo dedicato che l’all-in-one.
Dunque, da oggi, durante le passeggiate e pedalate in giro per Napoli, per catturare momenti, paesaggi, luoghi o «mostri» vari, metto al bando il cellulare a favore della piccola macchina fotografica tascabile, leggera, pratica e funzionale.
Nonostante il muro imbrattato, il risultato non è male, vero?