Io, più veloce dell’autobus

Io, più veloce dell’autobus

21 Gennaio 2020 0 Di mariomonfrecola

A quale velocità viaggiano gli autobus a Napoli?

C16, l’eroico autobus pubblico, con fatica, svolta dalla trafficatissima via Salvator Rosa ed entra in via Imbriani.
Un giorno di ordinaria follia metropolitana, con lo smog alle stelle e la consueta entropia urbana.

In sella alla mia e-bike, al confine tra i quartieri Arenella e Materdei, supero il mezzo mentre, fermo ai piedi del Gigante Verde – il maestoso murales dipinto lungo la facciata dell’ex OPG, l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario – è impegnato nell’operazione di salita/discesa dei passeggeri.


La fermata dell'autobus pubblico sotto il Gigange Verde a via Imbriani

Via Imbriani, caso limite?

Via Imbriani, teatro del sorpasso bici/autobus, merita una nota particolare:

  • strada in salita e a senso unico lunga un chilometro

  • asfalto in buone condizioni

  • carreggiata inizialmente ampia che poi, mentre attraversa il popoloso Materdei, tende a restringersi

  • auto parcheggiate, in molti tratti, da entrambi i lati (con casi di sosta selvaggia)

  • è frequente scontrarsi con scooter che sfrecciano in senso contrario (e vietato)

Dunque, visto il precario equilibrio della viabilità, non è raro assistere a scene di blocco totale del traffico con un’unica coda di auto incastrate (e impazzite).

E l’autobus pubblico paga le conseguenze.


Autobus pubblico in via Imbriani: velocità media di 14 km/h

Autobus pubblico, velocità media: 14 km/h

Supero il C16 ed inizio a pedalare con maggior foga.
Davanti, via Imbriani sembra un’autostrada finalmente libera.
L’autobus, fermo, funge da tappo per le auto che, imbestialite, strombazzano il clacson con furia cieca.
Anche lo sciame di scooter resta imprigionato dietro al grosso mezzo dell’ANM, l’azienda napoletana di mobilità.


Pochi secondi e guadagno terreno.
Tra il sottoscritto, felice ciclista metropolitano, ed il mezzo pubblico in partenza – dopo pochi istanti – si crea il divario.


Mentre pedalo soddisfatto, guardo dagli specchietti: il C16 avanza lentamente inseguito da una massa aggressiva di veicoli che, ad ogni metro, tenta (invano) il sorpasso come nello stretto GP di Montecarlo.

La gara di Formula1 continuerà lungo tutto il chilometro di via Imbriani.
Fino alla successiva fermata dove il C16, come la Safety Car, tapperà ancora il volo di auto e scooter al seguito.


Poi, appena la pista lo permette – come in una pentola a pressione pronta ad esplodere – la scia chiassosa e fumante di veicoli compressi, guadagnerà l’agognata libertà.


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Statistica significativa?

Fermo a bordo strada, tolgo il casco.
Sfilo i guanti.
Dopo qualche istante, passa il C16 con coda inquinante al seguito.

Osservo il display del computer di bordo della e-bike: velocità media 14 km/h.

Significa che, nonostante viaggi a soli 14 km/h, l’autobus pubblico non è mai riuscito a raggiungermi.


Il dato è significativo?
La singola misurazione può essere interpretata come campione per il trasporto pubblico su gomma a Napoli?


Da un punto di vista statistico, ovviamente no.
Però resta una misurazione maledettamente reale.
E frequente.




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