Il (mio) viaggio a Berlino raccontato da Ezio Mauro [FOTO+RECENSIONE]

Il (mio) viaggio a Berlino raccontato da Ezio Mauro [FOTO+RECENSIONE]

16 Gennaio 2020 0 Di mariomonfrecola

Berlino, e fu subito amore

Berlino, nell’istante in cui scendo dall’aereo e metto piede all’aeroporto di Tegel, capisco subito che la capitale tedesca merita la fama (mondiale) che la circonda.

Sette giorni, quanti chilometri percorro?
A piedi, in metropolitana, con il monopattino elettrico, in bici, autobus e poi ancora a piedi.

Ciò che mi colpisce è la facilità con la quale spostarsi.
Una città che ti fa sentire a proprio agio, una grande metropoli con un’atmosfera amichevole.


Ecco, a Berlino, durante l’intero soggiorno, sto bene, mi sento sicuro, assistito.
Un mondo dove – a differenza di tante realtà nostrane dove i diritti sono puntualmente calpestati – tutto è facilmente accessibile, senza dover combattere per ottenere ciò che ti spetta.

Lo stress sembra non abitare da queste parti.


E poi, visitare i luoghi dove è scritta la storia contemporanea, è un’esperienza davvero esaltante.


Il mio viaggio a Berlino, nei luoghi della Storia contemporanea

Anime prigioniere, di Ezio Mauro

Dopo l’esperienza berlinese, leggere Anime prigioniere. Cronache dal muro di Berlino di Ezio Mauro, risulta doveroso.

Desidero approfondire l’assurdità del Muro, comprendere perché (e come) un intero popolo resti prigioniero, chiuso nei propri confini, per quasi trent’anni.

Capire come sia stato possibile accettare, nel cuore dell’Europa, una dittatura comunista con i soprusi tipici di un regime totalitario fino a quell’indimenticabile 9 novembre 1989.


Anime prigioniere. Cronache dal muro di Berlino spiega bene l’atmosfera surreale vissuta nella Germania dell’Est.
Con i destini di personaggi famosi e cittadini qualsiasi controllati (e manipolati), il clima di sorveglianza totale (e sospetto) creato dalla Stasi – il temuto Ministero per la Sicurezza di Stato.
Ma descrive anche, con innegabili dati economici, la povertà di una nazione chiusa in un mondo arretrato (basti pensare che, a Berlino Est, per acquistare un’automobile, occorrevano quasi dieci anni).
Un non-luogo prigioniero fisicamente dal Muro e idealmente dalla macchina burocratica sovietica.

La Berlino dell’Est e la Berlino dell’Ovest, due società divise da una barriera di cemento e ferro spinato, due universi contigui – uno immobile, l’altro in continua evoluzione – che hanno generato fughe leggendarie e drammi inaccettabili.


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Berlino, la galleria fotografica

La galleria fotografica è, soprattutto, incentrata sul Checkpoint Charlie, oggi un set cinematografico ad uso e consumo dei turisti.
Resta il profondo significato storico di questo spazio di confine est/ovest, da leggere con attenzione nel libro di Ezio Mauro.

Da notare un paio di foto scattate a Tiergarten, un magnifico parco molto curato nel centro di Berlino.

Si riconoscerà il Palazzo del Reichstag (il Parlamento tedesco), la Torre della televisione di Berlino, il ponte delle spie a Potsdam, il profilo di Georg Elser (autore di un attentato fallito ad Hitler), il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa ed il book dedicato al Muro e alla porta di Brandeburgo.

Da sottolineare anche le tante bici che, inevitabilmente, compaiono nell’album.


Ora, decidete se leggere Anime prigioniere oppure visitare prima Berlino.
A voi il dilemma.
Il sottoscritto ha esaudito entrambi i desideri.

 

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