Processo Cuocolo ed il Capitano Fabroni, l’uomo che annientò la camorra (1912)

Processo Cuocolo ed il Capitano Fabroni, l’uomo che annientò la camorra (1912)

24 Settembre 2020 0 Di mariomonfrecola

1912, la fine della camorra

Nel 1912 la camorra viene annientata.
Napoli liberata dalla Bella Società Riformata, la setta di delinquenti che, con la violenza e continui soprusi, per quattro secoli tiene in ostaggio la città.

La Bella Società Riformata nasce ufficialmente nel 1820 (cioè, si dota di statuto e gerarchia ufficiale) ma opera sul territorio napoletano dal lontano 1500.
I membri di tale organizzazione criminale sono appunto i camorristi e dalle sue ceneri (ri)nascerà poi il «mostro» come lo conosciamo oggi.

La cancellazione della Bella Società Riformata (1912) non implica la fine della criminalità nel napoletano ma occorrerà attendere l’ascesa di Raffele Cutulo e gli anni settanta per parlare nuovamente di «organizzazione».

Il punto saliente, comunque, resta:agli inizi del 1900, lo Stato cancella la camorra da Napoli.

La notizia – per il sottoscritto – rappresenta una novità assoluta.


Processo Cuocolo (1911): grazie al capitano dei Carabinieri Carlo Fabroni, la camorra viene debellata da Napoli

Carlo Fabroni ed il Processo Cuocolo

L’evento fu possibile grazie al coraggio e l’intraprendenza dei Carabinieri comandati dal capitano Carlo Fabroni (o Fabbroni).

Anche il sito del Ministero della Difesa celebra IL MERITO DEL CAPITANO FABBRONI con un articolo del 1911.

Durante il discusso Processo Cuocolo (1911) – un moderno maxiprocesso – grazie alle confessioni di Gennaro Abbatemaggio, il primo pentito di camorra, vennero inflitte condanne per 400 anni smantellando, di fatto, l’organizzazione criminale napoletana.


Il processo Cuocolo: la fine della camorra (1911)

Processo Cuocolo, a scuola? Mai sentito

La fine della camorra: un evento di tale portata nascosta tra le righe della Storia.

Da quanto ricordo, a scuola il processo Cuocolo non è mai menzionato.
Del Capitano Carlo Fabroni nessuna traccia, mai una citazione della professoressa di Italiano, una istituto scolastico a lui dedicato oppure un convegno per approfondire quegli avvenimenti.

Eppure – nonostante gli errori giudiziari, il ritardo dello Stato intervenuto solo su pressante richiesta della nobiltà napoletana minacciata dall’ascesa dei camorristi – il capitano Carlo Fabroni doverebbe essere considerato un eroe, al pari di Garibaldi.


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Storia della camorra, di Vittorio Paliotti

Basta cercare in Rete «processo cuocolo» per comprendere l’importanza (anche mediatica) di quel dibattimento.
Perché i media non ricordano il processo Cuocolo?
Perché il capitano Carlo Fabroni resta un perfetto sconosciuto?

La Storia è maestra: ciò che è accaduto più di cento anni fa può essere di insegnamento per oggi.
La camorra – se lo Stato vuole – può essere nuovamente cancellata.

Il sottoscritto ringrazia Vittorio Paliotti (scrittore e giornalista), l’autore dell’interessantissimo Storia della camorra.
Un libro da leggere assolutamente.
Se possibile, tra i banchi di scuola.




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