faCCebook.eu

Sbatti il mostro in homepage!

Tag: terrorismo

San Gennaro si difende come può [FOTO]

San Gennaro, il giorno prima

Scatto la foto martedì 18 settembre, il giorno prima del sospirato miracolo partenopeo.

I dissuasori gialli compaiono anche a via Duomo, nel centro storico di Napoli, lungo la via dei musei, nell’arteria che porta dalla centralissima via Foria al tesoro di San Gennaro.

Parcheggio la e-bike, immortalo la scena, un quadro dei nostri tormentati tempi moderni.

Via Duomo, San Gennaro si difende come può

Via Duomo, un lungo zig-zag

La manifestazione si snoda in un lungo zig-zag, i dissuasori incuriosiscono i passanti più che spaventare.
Via Duomo è presidiata dalle forze dell’ordine, nessuna auto in sosta selvaggia, pochi scooter … oggi percorrerla in bici è un vero piacere.

In attesa del miracolo – e della grande folla di fedeli – la sicurezza è garantita.

Via Duomo, anche San Gennaro si difende come può

I dissuasori-panchine

Se riflettiamo in modo asettico, la presenza dei dissuasori gialli è un sintomo che fa rabbrividire.

Difenderci da un nemico invisibile, con ogni mezzo, proprio sotto casa.
Assurdo.

Meglio sorridere con la riflessione tutta napoletana di uno spettatore nei pressi del Duomo sull’uso delle barriere gialle: «almeno c’assettam!» (almeno ci sediamo).

Via Duomo, anche San Gennaro si difende come può

Via Duomo, San Gennaro si difende come può


Restiamo in contatto: ricevi la newsletter

Napoli con Belgio (foto di Carlo Morelli)

PIazza del Plebiscito con i colori del Belgio

Immagino Carlo Morelli proteggersi dal diluvio abbattutosi su Napoli.
Piazza del Plebiscito la sera dopo l’attentato a Bruxelles presenta i colori del Belgio.

Nascosto dietro ad un porticato, con l’impermeabile inzuppato di pioggia, Carlo immortala la scena.

La presenterà nella community Napoli image Naples suscitando la giusta reazione.

L’emozione nello scatto di Carlo

Colpito dalla foto (da notare la camionetta dei militare icona dei nostri tempi), chiedo di poterla pubblicare.

L’immagine emoziona e vorrei conservarla in un cassetto della mia casa digitale, in un angolo dei miei ricordi personali.

A voi la foto.
Grazie Carlo.

Piazza del Plebiscito con i colori del Belgio dopo l'attentato a Bruxelles (foto di Carlo Morelli)


Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

Attentato a Bruxelles, il «mostro» è lontano?

Attentato a Bruxelles

La finestra sul mondo mostra l’ennesimo film dell’horror.
Schiacciato dalle montagne di righe di codice, riesco a malapena a leggere velocemente le news.
Resto sbigottito: Bruxelles di nuovo colpita a morte da folli kamikaze.

Attentato a Bruxelles, l'orrore a portata di clic

Il mondo, spettatore impotente

Io chiuso nel mio ufficio osservo dal web il Belgio sotto assedio.
Come il resto del mondo, sono uno spettatore impotente.

Immagino miliardi di occhi incollati ai monitor leggere con spavento gli ennesimi venti di guerra, nel cuore dell’Europa.
Con un clic cambio canale.

E’ giunta l’ora della pausa pranzo.
I «mostri» sono lontano, o no?

Due anni fa, la «guerra civile» bruciava Città della Scienza

L’esercito del bene

In Italia si combatte una guerra civile.
Due eserciti contrapposti: il primo formato da noi, napoletani perbene, cittadini italiani, soldati disciplinati governati da generali spesso eroici e a volte traditori.

Siamo le truppe più numerose ma, nonostante ciò, costretti a difenderci, bloccati dietro la trincea.
Le nostre armi sono la cultura, il rispetto delle regole, la legalità, la forza della giustizia e l’idea del bene comune.
Respingiamo ogni forma di prepotenza e neghiamo la violenza, sogniamo una città normale e vivibile.
Crediamo nelle Istituzioni, amiamo la Vita.

Ogni giorno, però, subiamo le angherie dell’altro esercito, le milizie del male, i soldati della camorra.

Napoli, due anni fa la «guerra civile» bruciava Città della Scienza

L’esercito del male

Questi «mostri» sono ovunque, ratti che vivono nell’illegalità, topi senza etica, gente sporca e priva di morale, delinquenti pronti ad uccidere il fratello per conquistare il potere della distruzione.
L’esercito del male, pur se in netta minoranza, è spietato.

Tra le sue file vige l’odio e la vendetta.
Ogni membro è cresciuto tra la violenza e l’arroganza e, anche tra i più giovani, è indelebile il ricordo di un parente morto ammazzato.
La vita di questi soldati non vale nulla, sono consci che moriranno presto e la loro anima è insanguinata, forse incurabile.

Questi «mostri» non credono a nulla perché odiano la Vita.

L’anniversario

Due anni fa, l’esercito del male ha attaccato e distrutto una nostra fortezza, simbolo della cultura e ritrovo di migliaia di studenti, La Città della Scienza di Napoli.

Come in ogni guerra cruenta, non viene risparmiato nessuno.
Le icone del sapere colpite senza pietà, le strutture cardine della società civile bruciate senza vergogna.

Ebbene, questo triste anniversario, serve a ricordare a noi tutti che in Italia la maledetta «guerra civile» è ancora in atto.
Non abbassiamo la guardia, non dimentichiamolo mai.


Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

Charlie Hebdo, quale pena per i terroristi?

Ergastolo

L’ergastolo è la condanna prevista: una società civile non può giustiziare i fratelli Kouachi, i due «mostri» autori del massacro parigino «Charlie Hebdo».
Gli assassini meritano la galera a vita, la più dura prevista dal codice penale ma non la pena di morte.
D’altronde, il carcere – oltre ad impedire al killer ulteriori delitti – ha il dovere di rieducare il colpevole: è possibile recuperare le menti di questi pazzi?
Certamente no.
Sono ancora giovani (30 e 32 anni) ma i due terroristi sono persi nel loro fanatismo armato.
Dunque, il carcere a vita come limitazione della libertà personale e garanzia per la società civile è una soluzione valida?

Charlie Hebdo quale pena per i terroristi

Pena di morte

Secondo i terroristi, è in atto una guerra.
La condanna prevista per reati militari è stabilita dalla corte marziale che, in alcuni paesi, prevede anche la pena capitale.
La strage di civili (i giornalisti «Charlie Hebdo») non è una violazione dei diritti militari internazionali giudicabile come crimine di guerra?
L’orrore può essere sconfitto con altro orrore?

Giustiziare degli innocenti, autori di vignette ed articoli, diviene un crimine contro l’umanità perché la libertà di espressione è una valore universale.

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén

Translate »